
10
Apr, 2025
La nostra Speranza è viva e vera di Don Roberto Tondato
Celebrando la Pasqua in questo anno giubilare intitolato alla Speranza vengono facilmente alla mente le parole di Maria Maddalena nella sequenza che si canta proprio nella messa di quel giorno: “Cristo mia speranza è risorto”. Sì, è lui la nostra speranza vera. E con lui risorto possiamo affermare che la nostra speranza è sempre viva.
Questo lo dobbiamo ricordare a noi stessi, quando tutto attorno a noi – e forse anche dentro di noi – sembra buio e inaridito. La vita è più forte della desolazione, del deserto… della morte; sa spuntare e farsi strada con la forza di una radice, capace di penetrare e spezzare anche la roccia per raggiungere l’acqua.
Siamo chiamati a custodire questa consapevolezza, ma anche ad offrire un segno della speranza che custodiamo in cuore con i nostri gesti e le nostre parole a chi si affaccia all’avventura della vita, come i tanti bambini e ragazzi che incontriamo all’Arcobaleno.
A loro, ma anche ad altri, che cosa possiamo dire di fronte a sogni e progetti, a desideri di novità che svelano la loro fantasia e la loro creatività. Quale speranza?
Beh, non credo che dovremo dire che tutto sarà facile, che tutto andrà solo bene o che riuscirà ogni cosa. Ma neanche dovremo solo ammonire, dicendo di ogni proposta che è troppo difficile, pericolosa o stravagante. Lì dove vediamo con sano realismo che siamo di fronte ad una bella impresa, forse faremo del bene dicendo anche solo così: “Quando la cosa si farà un po’ complicata potrai contare su di me, come anche oggi puoi contare su di me”. Con questa parola faremo della speranza non una illusione, ma una esperienza concreta, viva e vera.
Un grande abbraccio e un grande augurio
a tutta la famiglia dell’Arcobaleno,
fatta di bambini e ragazzi,
delle Suore e del personale,
dei volontari e di tantissimi amici
che ogni giorno ci fanno sentire il loro affetto.

